Weber Italia

Interventi su elementi non strutturali – Sistema anti-ribaltamento delle murature

Saint Gobain Weber propone, nella gamma WEBERTEC, prodotti e sistemi idonei per eseguire tutti questi interventi. Malte strutturali per il rinforzo delle murature che se abbinate con elementi di rinforzo in fibra di vetro e acciaio, possono formare sistemi per il consolidamento. Ogni sistema proposto per il rinforzo a taglio delle murature, presidi anti ribaltamento e anti sfondellamento sono stati valutati da Università e Laboratori per documentarne l’efficacia.

Il problema delle espulsioni fuori piano delle tamponature è un problema che è emerso negli ultimi eventi sismici che hanno colpito il nostro paese. Il ribaltamento delle tamponature può causare danni gravi, ferimenti di persone e talvolta ostruzione delle vie fuga o di accesso per i primi soccorsi in caso di calamità.

Questi meccanismi si instaurano più frequentemente in edifici nei quali i tamponamenti deboli risultano non efficacemente collegati alle strutture in c.a..

Tecnica di esecuzione

L’intervento antiribaltamento finalizzato al rinforzo diffuso delle tamponature ed al collegamento delle stesse alle strutture di confinamento in cemento armato, si articola secondo le seguenti fasi di lavorazione:

  1. Rimozione dell’intonaco esistente dalle superfici di intervento (tamponature e strutture in cemento armato). Si consiglia di irruvidire le superfici in cemento armato in modo da favorire l’adesione dell’intonaco strutturale webertec BTcalceF;

  2. Depolverizzazione delle superfici stonacate e lavaggio con acqua a bassa pressione;

  3. Inserimento dei connettori costituiti da barre in acciaio inox elicoidali webertec elicafixA10 provvedendo preliminarmente alla realizzazione di prefori, mediante trapano a rotazione con una punta avente diametro 8-9 mm eseguendo una foratura inclinata posta a distanza di circa 5 cm dal bordo perimetrale del primo elemento in laterizio fino a penetrare per almeno 10 cm nell’elemento in calcestruzzo adiacente. Con l’apposito mandrino spingibarre webertec mandrino spingere i connettori all’interno dei prefori prima realizzati, avendo cura di lasciare fuori dalla tamponatura circa 15 cm di barra. I connettori saranno posizionati sia sull’allineamento verticale (pilastro) che su quello orizzontale (trave) con un passo minimo di circa 50 cm e comunque secondo le indicazioni del progettista. L’operazione deve essere eseguita su entrambi i lati della tamponatura;

  4. In entrambi i lati della muratura, procedere con l’applicazione del primo strato del prodotto webertec BTcalceF, per uno spessore circa di 6-7 mm;

  5. Sul prodotto ancora fresco, posizionare la rete webertec rete250. Si consiglia di sovrapporre i lembi della rete di almeno 30 cm;

  6. Inserire per ogni barra appositi fazzoletti quadrati di rete (dimensioni circa 10x10cm) e procedere alla piegatura delle barre, mediante idonea piegaferri, fino a portare le stesse in posizione di perfetta adiacenza con la rete;

  7. Terminare l’intervento con l’applicazione del secondo strato del prodotto webertec BTcalceF. Lo spessore totale dell’intervento sarà di circa 12-15 mm e la rete dovrà risultare nella metà dello spessore totale del rinforzo.

Sperimentazione

Per documentare l’efficacia dei sistemi Weber come presidio antiribaltamento è stato stipulato con il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale dell’Università di Padova una convenzione di ricerca volta allo studio e allo sviluppo di sistemi di rinforzo innovativi per il miglioramento sismico di murature di tamponamento in laterizio “debole”. Su tali murature in blocchi di laterizio forato, di spessore ridotto, l’applicazione di intonaci speciali e sistemi di rinforzo consentono il miglioramento delle prestazioni sotto azioni sismiche.

Gli obiettivi principali del lavoro sono stati: 

  • il confronto del comportamento tra tamponature in muratura semplice e con varie tecniche di rinforzo superficiale e tipologie di intonaci;

  • la verifica del comportamento fuori piano per livelli di danneggiamento collegati alle azioni nel piano del telaio (spostamenti d’interpiano, livelli di drift), vicini allo SLU per la tamponatura stessa;

  • verifica dello stato di danneggiamento delle tamponature in seguito al raggiungimento dello 0.5% di drift nel piano, livello di riferimento come indicato dalle NTC 2018 al punto 7.3.6.1.


La sperimentazione ha previsto le seguenti prove:

  • prove di caratterizzazione meccanica dei materiali; 

  • prove di resistenza a flessione della muratura rinforzata ed intonacata in maniera tradizionale, nella direzione di rottura parallela ai letti di malta e ortogonale ai letti di malta;

  • prove in scala reale su telai con tamponature di dimensione indicativa netta 415 x 275 ml, sollecitati sia nel piano che ortogonalmente allo stesso.

Conclusioni

Tutti i test eseguiti sono stati finalizzati alla valutazione dell’efficacia di sistemi di rinforzo innovativi, volti al miglioramento del comportamento sotto azioni sismiche di tamponature in laterizio leggere su edifici in c.a. esistenti.
n particolare, rispetto agli obiettivi della 
campagna sperimentale si può concludere che, il sistema di rinforzo Weber con intonaco webertec BTcalceF armato con rete webertec rete250 ha apportato effetti benefici su tutti i campioni testati. Si nota, infatti, un notevole aumento della resistenza sia nei pannelli soggetti a flessione semplice, superiore del 254% rispetto al campione non rinforzato, sia nel tamponamento testato con azione combinata nel piano e fuori piano. Nel piano, il rinforzo e l’ancoraggio hanno portato ad una maggiore rigidezza e un danneggiamento inferiore. Fuori piano, dal confronto tra il tamponamento rinforzato e quello non rinforzato, l’aumento della resistenza è del 17%, in questo caso il confinamento del telaio in c.a. riduce le differenze di resistenza tra i sistemi.
L’introduzione 
del rinforzo e dell’ancoraggio webertec elicafixA comunque determina un significativo miglioramento del comportamento rispetto a possibili collassi locali o ribaltamenti, contrariamente a quanto visto per la tamponatura di riferimento. In particolare l’ancoraggio con barre elicoidali tra la tamponatura e il telaio in c.a ha garantito resistenza fuori piano fino a spostamenti di oltre 10 cm, incrementando notevolmente la sicurezza rispetto al collasso.