Weber Italia

Interventi su elementi non strutturali – Sistema antisfondellamento dei solai in latero-cemento

Il fenomeno dello sfondellamento riguarda tutti gli edifici con solaio in laterocemento, ed è purtroppo molto frequente a causa dell’elevato utilizzo di tale tipologia strutturale nell’edilizia italiana.

Parliamo soprattutto del periodo che va dagli anni '40 agli anni '70, in cui la scarsa qualità dei materiali unitamente ai controlli insufficienti sulla posa in opera, hanno ridotto la sicurezza del solaio.

La rottura è di tipo fragile e veloce e di conseguenza spesso arriva senza alcuna avvisaglia, con potenziali gravi conseguenze per le persone e per l’agibilità stessa dei locali.

Il danno consiste nel distacco e la successiva caduta della parte inferiore delle pignatte, ossia i blocchi di alleggerimento in laterizio inseriti nel getto di calcestruzzo.

Le cause possono essere diverse tra le quali:

  • la non corretta realizzazione del solaio;

  • possibili variazioni dei carichi permanenti portati dallo stesso;

  • condizioni ambientali ed ammaloramenti persistenti.

Tale danno si può verificare anche per bassi livelli di eccitazione sismica. I materiali che precipitano possono possedere dimensioni rilevanti con superfici di distacco estese. In alcuni casi si può arrivare anche fino a 90kg/mq.

Tecnica di esecuzione

  1. Rimozione dell’intonaco esistente;

  2. Depolverizzazione delle superfici e lavaggio con acqua a bassa pressione;

  3. Eventuale ricostruzione dei travetti in cemento armato del solaio mediante utilizzo di idonea malta da ripristino della gamma webertec ripara;

  4. Applicazione di rete di rinforzo webertec rete250/A avendo cura di sovrapporre i lembi terminali della rete di almeno 20 cm. Ancoraggio della rete sui travetti tramite tasselli webertec tassello e flange di fissaggio tipo webertec flangia (diametro del foro 8 mm, diametro totale testa 58 mm) da eseguirsi su tutti i travetti e ad interasse massimo sfalsato di 80 cm e comunque secondo quanto indicato dal progettista. Ancoraggio al perimetro del solaio mediante squadrette metalliche webertec angolare di 120x35 mm , in acciaio zincato, tramite n.2 tasselli, uno lato muratura ed uno lato solaio. La rete dovrà essere disposta ortogonalmente all’orditura dei travetti del solaio;

  5. Inumidire il supporto e procedere all’applicazione del prodotto webertec BTcalceF o webertec BTcalceGLo spessore totale dell’intervento sarà di circa 15-20 mm e la rete dovrà risultare nella metà dello spessore totale del rinforzo.

Sperimentazione

L’oggetto della sperimentazione è stato quello di simulare il comportamento del sistema “antisfondellamento”, applicato su un modello di solaio in latero-cemento in scala reale di dimensioni 2 m x 1,6 m - formato da n. 4 travetti in calcestruzzo e pignatte in laterizio disposte a passo 50 cm. All’intradosso della struttura esaminata è stato realizzato un rinforzo con rete in fibra di vetro webertec rete250/A con il relativo sistema di fissaggio (webertec tassello e webertec flangia). Sono state testate due soluzioni, una che ha previsto l’utilizzo della sola rete in fibra di vetro webertec rete250/A e l’altra il sistema integrale costituito da webertec rete250/A posta all’interno dell’intonaco strutturale M15 a base di calce idraulica naturale. La prova è stata effettuata applicando un carico verticale mediante punzone di spinta realizzato in legno multistrato su una porzione di rete in prossimità del centro del modello di solaio. In tale posizione centrale è stata lasciata un’apertura di dimensioni pari ad un laterizio, in maniera da applicare il carico verticale direttamente sia sulla rete in fibra di vetro. Le prove sono state realizzate su due differenti tipologie di allestimento. Il carico è stato applicato in modo continuo fino al cedimento della rete in fibra di vetro o di un componente del sistema di contenimento in prova.

Conclusioni

Il carico puntuale (su un’impronta di dimensioni 25 x 35 cm) che ha portato a rottura il sistema, ha raggiunto un valore di circa 215 kg.
Il carico puntuale (su un’impronta di dimensioni 25 x 35 cm) che ha portato a rottura il sistema integrale, rete posizionata all’interno dello strato di intonaco strutturale, ha raggiunto un valore pari a circa 840 kg. 
I risultati ottenuti dalla prova sperimentale sono stati utili per dimostrare l’efficacia del sistema, in quanto i valori di carico che hanno portato al collasso il sistema stesso risultano ben più elevati di quelli comunemente attesi (es. un carico distribuito pari a 100 kg/mq comporta su un’impronta di 25 x 35 cm un carico concentrato pari a circa 10kg).