SAINT-GOBAIN PER LA CITTA’ DEL TUFO

Saint-Gobain Italia in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Umbria e con l’archeologo incaricato Francesco Pacelli, ha seguito i lavori di scavo e musealizzazione di alcuni spazi sotterranei caratteristici della “città del tufo”.

Nel mese di settembre è stato eseguito un sopralluogo e il campionamento di alcuni reperti di grassello di calce ritrovati all’interno di due vasche scoperte dagli scavi, il nostro intervento ha permesso la caratterizzazione della natura mineralogica dei materiali campionati grazie ad analisi specialistiche effettuate nei laboratori del centro di ricerca e sviluppo di Fiorano Modenese.

*Dai risultati delle analisi mineralogiche eseguite e dalla letteratura dell’epoca, oltre che dalla conoscenza approfondita dei luoghi, è stato possibile affermare che entrambe le vasche sono state un tempo utilizzate come spazio di raccolta per lo spegnimento e relativo stoccaggio di grassello di calce per un successivo utilizzo in un ambito edile di alto pregio storico-artistico.

Questi ambienti, già in uso in epoca etrusca per la presenza di cisterne per la raccolta di acqua piovana, diventarono in età medievale spazi produttivi ad esigenza del quartiere medievale il quale si evolve in funzione della fabbrica del Duomo, attiva a partire dal 1290. In relazione alle vasche, sappiamo che il loro utilizzo risale all’epoca medievale, tra XIII e XIV secolo, datazione acquisita grazie al rinvenimento di una tessera in bronzo con lo stemma di una compagnia mercantile carovaniere ancora ignota poiché inedita.

Le cavità trasformate nel tempo in vani cantina rappresentano oggi una miniera archeologica di informazioni per la conoscenza dello sviluppo evolutivo della città tufacea, la loro preservazione e valorizzazione permetterà di renderle fruibili e di conservarne il valore culturale per la città di Orvieto e il resto del Bel Paese.