Gli interventi di manutenzione, ristrutturazione e rinnovo per la riqualificazione degli edifici costituiscono la parte predominante dell'edilizia italiana.
Negli ultimi anni, sia nei cantieri di nuova costruzione, sia negli interventi di recupero si è intensificato l’uso dell’intonaco premiscelato in sostituzione di quello tradizionale (ottenuto dall’impasto di sabbia, cemento, calce idrata e acqua) per varie ragioni.
L’utilizzo di un intonaco tradizionale necessita dello stoccaggio di materie prime quali sabbia, leganti e questo spesso, in casi di piccoli interventi e spazi ridotti, rappresenta una difficoltà. Inoltre, la sua lavorazione è faticosa così come il suo trasporto, che avviene per mezzo di carriole.
L’intonaco premiscelato, al contrario, nei suoi sacchi da 25 kg, è semplice da trasportare, offre sicurezza del risultato, costanza di prestazioni e soprattutto velocità di applicazione, che avviene in maniera meccanica, a spruzzo, e quindi rende i tempi di esecuzione decisamente più rapidi. Non ultimo il vantaggio di garantire maggiore pulizia del cantiere.
L’intonaco premiscelato presenta una granulometria omogenea, tuttavia, per soddisfare le differenze esigenze territoriali, dovute spesso agli usi e alle abitudini locali, è necessario disporre di intonaci e malte di diverse granulometrie.